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Tragico incidente, perde la vita un ciclista professionista | Michele Scarponi

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Michele Scarponi

Queste sono cose che veramente non piace raccontare a nessuno, soprattutto perchè è ingiusto morire cosi. Voi credete al destino? Beh, io quando capitano cose cosi SI.

Michele Scarponi muore per incidente

Michele Scarponi, ciclista professionista, è morto stamattina mentre si allenava a Filottrano, il suo paese. La tragedia è avvenuta alle 8.05 in via dell’Industria, all’altezza di un’intersezione.

Il ciclista stava allenandosi in discesa mentre un furgone, guidato da un 57enne del posto, sopraggiungeva in salita e stava svoltando, avrebbe omesso di dargli la precedenza, almeno stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti.

L’impatto è stato violentissimo. I soccorsi sono giunti subito sul posto e nel frattempo dall’ospedale regionale di Torrette di Ancona, si alzava in volo l’elicottero.

L’anestesista rianimatore non ha potuto far altro che constatare il decesso. Purtroppo il ciclista è deceduto sul colpo.

L’investitore, indagato per omicidio stradale, ha detto ai carabinieri di non aver visto il corridore mentre sopraggiungeva.

Il debutto tra i professionisti

Nel 2002 venne contattato dalla Acqua & Sapone-Cantina Tollo, squadra di Mario Cipollini, debuttando tra i professionisti e ottenendo subito una vittoria di tappa nella Settimana Ciclistica Lombarda. L’anno dopo, con la Domina Vacanze-Elitron, ex Acqua & Sapone, si mise in luce soprattutto nelle classiche di primavera con vari piazzamenti (settimo all’Amstel Gold Race, quarto alla Liegi-Bastogne-Liegi), e così pure nel 2004, quando si aggiudicò la Settimana Ciclistica Lombarda e la storica Corsa della Pace, primo italiano a riuscirvi, cogliendo anche il quarto posto alla Freccia Vallone e il settimo alla Liegi-Bastogne-Liegi.

Nel 2005 si trasferì in Spagna, alla Liberty Seguros-Würth di Manolo Saiz, concludendo al dodicesimo posto la Vuelta a España; l’anno seguente rimase quindi coinvolto, insieme a buona parte della sua squadra, nell’inchiesta doping della cosiddetta Operación Puerto. Dopo aver ammesso alla Procura del CONI i propri legami col medico Eufemiano Fuentes,[3] nel luglio 2007 venne squalificato per diciotto mesi (fino al 15 novembre 2008) dalla Commissione disciplinare della Federciclismo per violazione dell’articolo 2.2 del codice WADA.[4] Nella prima parte del 2007 aveva intanto corso per l’Acqua & Sapone-Caffè Mokambo, aggiudicandosi una tappa e la classifica generale della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali.

CIAO MICHELE


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