Non era mai successo di arrivare così in alto: per la prima volta un oro nel singolo maschile. A conquistarlo Nikolaj Memola, e poi bronzo per le coppie Conti-Macii nel pattinaggio artistico e Fabbri-Guignard per la danza
Torino 2022, Grand Prix di pattinaggio
L’Italia del pattinaggio di figura che già guarda all’Olimpiade di Milano-Cortina 2026 può essere ottimista. Lo ha confermato la tre giorni delle finali dei Grand Prix 2022 ospitate dal Palavela di Torino. Per il movimento tricolore sono arrivati risultati senza precedenti.
Nikolaj Memola: oro nel singolo maschile
Spicca il prestigioso successo tra gli juniores di Nikolaj Memola. Il 19enne lombardo di origini russe guidato da mamma Olga Romanova e tesserato per IceLab Bergamo, sulla cui piste si allena, dopo un secondo e un primo posto nelle tappe di qualificazione, tra Ostrava e Riga, si supera e centra una vittoria che per i pattini azzurri, in 23 edizioni della rassegna giovanile, è senza precedenti. Nikolaj, arriva là dove, nell’artistico italiano, nemmeno Carolina Kostner, seconda nella finale de L’Aia 2002, era mai arrivata. Il ragazzo, sul ghiaccio, è elegante, espressivo e molto scorrevole. Se continuerà a essere ben gestito, potrà arrivare lontano. Magari fino a infastidire i due leader azzurri: Daniel Grassl, a Torino sesto nella gara vinta da uno scatenato Shoma Uno e Matteo Rizzo.
Il bronzo di Sara Conti-Niccolò Macii
A livello senior per l’Italia arrivano due terzi posti. Il primo, quello nelle coppie di artistico – prima volta azzurra sul podio nella specialità – porta la firma degli emergenti Sara Conti-Niccolò Macii che, bravi a sfruttare al meglio l’assenza di russi e cinesi, recuperano dal quarto posto della prima parte di gara. Davanti al tandem allenato da Barbara Luoni, anche questo griffato IceLab (22enne bergamasca lei, 27enne milanese lui), solo i giapponesi Riku Miura-Ryuichi Kihara e gli statunitensi Alexa Knierim-Brandon Frazier, rappresentanti di altri due Paesi che mai si erano piazzati tra i primi tre.
Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini
A completare l’opera made in Italy il quinto posto di Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini. Non male considerando che proprio quello, con Nicole Della Monica-Matteo Guarise, a Vancouver 2018, era il precedente miglior risultato azzurro.
Bronzo per Charlene Guignard- Marco Fabbri
La seconda terza piazza, più pronosticabile, arriva nella danza, grazie agli esperti Charlene Guignard-Marco Fabbri, che eguagliano il risultato ottenuto proprio in Canada quattro anni fa. Gli allievi di Barbara Fusar Poli sono preceduti dai canadesi Piper Gilles-Paul Poirier e dagli statunitensi Madison Chock-Evan Bates, confermandosi ai vertici. Il titolo femminile, per chiudere, è della giapponese Mai Mihara.
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