La nazionale italiana di calcio dopo circa 50 anni non si qualifica ai mondiali. Oltre al danno d’immagine e tutto ciò che ne consegue c’è anche un grave danno economico dovuto dall’indotto che un mondiale può portare. Cerchiamo di capire un pò le cifre di cui si parla.
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Perdite, si ma quanto perderebbe l’Italia senza i Mondiali?
Secondo il Corriere dello Sport l’effetto immediato della disfatta porterebbe ad una perdita di circa 4 milioni da sponsor già sottoscritti, altri in fase di definizione e altri che sarebbero arrivati solo a qualificazione acquisita.
La FIGC perderebbe inoltre tutti i bonus previsti dalla FIFA per i Mondiali. 8,2 milioni (di cui 1,3 a disposizione per la logistica) solo per l’accesso ai gironi che si spingerebbero fino a 34 milioni in caso di vittoria finale.
I diritti TV
Si sa che una grossa fetta è data dai diritti TV e degli sponsor legati ai suoi passaggi in tv. Secondo la FIFA sarebbe di circa il 50% in meno, un crollo apocalittico per l’appunto rispetto alle altre federazioni dato che la Serie A rappresenta circa il 20% dei calciatori tesserati in Europa.
Anche la FIFA perde denaro
Non è un danno solo per noi ma anche per la massima istituzione del calcio, la Fifa. La mancata qualificazione potrebbe costare alla Fifa una perdita di circa 100 milioni di euro. I diritti tv per l’Italia sono infatti ancora da assegnare.
Nell’ultimo esercizio, la FIGC ha avuto ricavi da diritti tv per 25,8 milioni di euro: nel 2014, l’ultimo anno dei Mondiali, i ricavi erano di 28,7 milioni di euro.
Danno per lo stato italiano
E’ logicamente un danno anche per lo stato italiano che avrebbe guadagnato tanto dalle scommesse sportive che, inevitabilmente, subiranno un calo per la NON PRESENZA dell’italia ai mondiali.
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