La morte di Marco Pantani, fuoriclasse romagnolo del ciclismo, avvenuta il 14 febbraio del 2004, è da sempre avvolta in un velo di mistero. È di queste ore la notizia della riapertura per l’ennesima volta, probabilmente l’ultima dell’inchiesta legata alla morte del ciclista. La forma è quella di fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio aperto alla Procura di Rimini.
Marco Pantani: si riapre l’inchiesta per omicidio
Il via alla riapertura delle indagini è arrivato da una relazione della Commissione Parlamentare Antimafia che ha ascoltato nel 2020 – tra gli altri – Fabio Miradossa, il pusher che riforniva di cocaina il Pirata. L’audizione di Miradossa all’epoca venne secretata.
«Non abbiamo nessuna verità precostituita o tesi da dimostrare – spiega al Corriere Fiorenzo Alessi, il nuovo avvocato di Tonina Pantani, la mamma di Marco – ma la famiglia vuole finalmente mettere la parola fine alla vicenda e sapere se Marco è morto di overdose o è stato ucciso».
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