Un algoritmo è un procedimento che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi elementari. Il termine deriva dalla trascrizione latina del nome del matematico persiano al-Khwarizmi, che è considerato uno dei primi autori ad aver fatto riferimento a questo concetto.
L’algoritmo è un concetto fondamentale dell’informatica, anzitutto perché è alla base della nozione teorica di calcolabilità: un problema è calcolabile quando è risolvibile mediante un algoritmo.
Inoltre, l’algoritmo è un concetto cardine anche della fase di programmazione dello sviluppo di un software: preso un problema da automatizzare, la programmazione costituisce essenzialmente la traduzione o codifica di un algoritmo per tale problema in programma, scritto in un certo linguaggio, che può essere quindi effettivamente eseguito da un calcolatore.
Cosa c’entra un algoritmo con gli Europei di calcio? Nulla vi verrebbe da dire. E di certo non avreste tutti i torti
Ma grazie ad una mole immensa di dati, statistiche ecc. Microsoft Bing (motore di ricerca Microsoft) ha permesso di decretare l’esito delle partite del Campionato europeo. Un metodo che funziona eccome visto che, in occasione dell’ultimo Mondiale brasiliano, Microsoft ha azzeccato addirittura il 94% dei risultati.
Un anticipo di Euro 2016?
Secondo il programma la finale sarà Spagna-Germania, con i tedeschi campioni, e l’Italia dopo la sconfitta all’esordio contro il Belgio e le vittorie con Svezia e Irlanda, sarà eliminata agli ottavi dal Portogallo
Come funziona?
A spiegare come la tecnologia utilizzi i dati statistici ma anche quello che viene definito come “il sentimento del web” ci ha pensato Claudio Greco, program manager Microsoft alla Gazzetta dello Sport. Ecco cosa ha detto:
Mettiamo insieme le informazioni statistiche disponibili, per esempio i ranking, la valutazione dei singoli giocatori, i fattori che hanno contribuito alla vittoria precedente ed elaboriamo un modello che rappresenta l’indice di potenza. Non basta, però.
Aggiungiamo il ‘sentimento del web’ ed è l’elemento che risulta decisivo. Importante, naturalmente, è la mole di dati elaborata che è enorme, parliamo di peta byte… Si costruisce così quella che chiamiamo ‘saggezza del web’ e che aumenta la precisione del pronostico.
Restano gli imprevisti, che sono il bello dello sport”
In sintesi dunque Microsoft analizza anche i sentimenti, le reazioni, le opinioni che gli utenti esprimono attraverso il web, i social network e così via incanalando poi gli stessi in una serie di algoritmi
che ne pensate?
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