La notte è passata serena per David Ospina e martedì il portiere del Napoli potrebbe essere dimesso dalla clinica Pineta Grande di Castel Volturno dove è stato portato domenica sera dopo la grande paura.
L’unica cosa che resteranno saranno i punti sulla fronte per la ferita che si è aperta al 5’ di Napoli e Udinese, quando il colombiano in uscita si è scontrato, fortunosamente, con l’attaccante avversario Pussetto. E proprio la ferita, con la conseguente perdita di sangue, sarebbe la causa di un abbassamento della pressione che ha portato a quel mancamento, dopo oltre mezz’ora dall’infortunio, che ha terrorizzato gli spettatori della partita.
Le polemiche sul caso Ospina
Intanto pare sia scattata un’inchiesta dell’Asl Napoli 1 per le decisioni assunte dai responsabili del servizio di emergenza sanitaria all’interno dello stadio. Il servizio è appaltato dal Napoli a una ditta esterna e questa, nei casi di emergenza, dovrebbe consultare il 118 che indica la struttura più indicata dopo la prima diagnosi, che era di trauma cranico.
Ma l’ospedale San Paolo risulta privo di un reparto di neurochirurgia, disciplina indispensabile per quel tipo di trauma.
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